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San Pietro di
Castello San Pietro di Castello è un angolo appartato e unico in Venezia: isolato più di ogni altro punto. Sconosciuto alle masse dei turisti nonostante la ricchezza storico architetonica, Campo San Pietro di Castello, raggiungibile attraversando il canale di S. Pietro tramite uno dei due lunghi ponti che la collegano al corpo del sestiere di Castello. Dopo aver percorso tutta via Garibaldi. Alle spalle dei giardini della Biennale. Protetto e isolato dall'incombere dell'Arsenale da un lato. Questa è stata la posizione prominente nella città. La zona centrale: dal sec. VIII agli inizi dell'800 ospitò persino il potere religioso della città. La chiesa di S. Pietro di Castello, fino al 1807 cattedrale di Venezia, cioè chiesa patriarcale. E struttura del nono secolo, di antica origine più volte ristrutturata e rifatta nei sec. XVI-XVII. Ha una facciata monumentale rifatta nel 1594-96 e un isolato campanile, opera di Mauro Codussi (1482-90). Il progetto della facciata viene attribuito a Palladio. |
Si tratterebbe del suo primo lavoro a Venezia, chiamato da Daniele e Marc'Antonio Barbaro nel 1558. La morte del committente, il patriarca Vincenzo Diedo, ha provocato l'interruzione del cantiere a due anni dall'inizio dei lavori: il progetto ripartità solo molti anni dopo. Ciò che ci appare ora non rispetta il progetto palladiano originale, ma è fedele ai suoi indirizzi fondamentali, in particolare al rapporto fra gli ordini e la navata. L'idea si trova perfettamente realizzata a San Francesco della Vigna. |
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