Chiesa della Salute
Il 21 novembre di ogni anno Venezia vive la sua festa religiosa più intima. La visita alla madonna della Salute è il tradizionale pellegrinaggio dei veneziani devoti alla Madonna cui più volte assegnarono le sorti sanitarie. In particolare la Basilica della Salute venne eretta per richiamare la benevolenza divina contro la peste che stava decimando la popolazione nel agli inizi del 1600: era il 22 ottobre 1630  quando il doge Nicolò Contarini pronunciò il voto pubblico di erigere una chiesa intitolata alla Salute, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria per porre fine alla pestilenza. La prima pietra fu posata con la peste ancora in piena attività e fu consacrata nel 1687. Se Venezia ricorreva alla Madonna, contemporaneamente Milano, flagellata anch’essa dalla pestilenza descritta dal Manzoni nei Promessi sposi, si dedicava ai processi agli untori. Nei momenti di crisi c’è sempre spazio per la superstizione e il fanatismo.
La peste venne considerata debellata nel novembre del 1631, ma il bilancio fu disatroso: quasi 47.000 morti in città (più di un quarto della popolazione) e 95.000 nel cosiddetto Dogado, che comprendeva anche Murano, Malamocco e Chioggia.
Com’era abitudine venne indetto un bando di concorso per idee per la progettazione della basilica: parteciparono undici architetti. Risultò vincitore Baldassarre Longhena architetto e scultor nato a Venezia nel 1598.
La sua attività artistica ha avuto inizio come scultore nella bottega del padre dove conobbe e fu allievo di Scamozzi.
Il progetto che vinse il concorso presentava una chiesa a pianta centrale ottagonale con un'abside ellittica disposta trasversalmente,  Longhena con questa idea raccoglie la lezione palladiana e sansoviniana per trasformarla in chiave barocca.

Tempio a pianta centrale.  Coperto da una cupola imponente caratterizzata dalle volute che fungono da contrafforte.
Esternamente la pianta ottagonale si evidenzia con gli otto prospetti architettonici di cui il più imponente è quello corrispondente alla facciata principale, caratterizzata da un imponente portale ed esaltata dall’ampia scalinata.
L’interno è maestoso, solido, robusto, con arcate divise da colonne composite.
L’altare maggiore è sovrastato da un gruppo marmoreo che raffigura (come da commmissione) Venezia inginocchiata ai piedi della Madonna che invoca la sua protezione.
Sempre sull’altare è esposta la Immagine della Vergine del XIII secolo di scuola greco-bizantina: la Madonna Nera cui i veneziani sono devoti.
Piccoli gioielli di enorme valore.
Monumenti che valgono una passaggiata notturna o una giornata strappata alla routine.
La scala Contarini detta del Bovolo.
la Cattedrale dei Santi MariaDonato a Murano,
la Tempesta del Giorgione all'Accademia,
la chiesa di San Pietro di Castello,
il mercato di Rialto...

























Collezione Peggy Guggenheim

La Collezione Peggy Guggenheim chiude al pubblico per quattro settimane dal 10 gennaio 2005 per manutenzione.
Il museo riaprirà il 5 febbraio 2005 ed il 18 febbraio sarà inaugurata presso gli spazi temporanei la mostra dedicata a Constantin Brancusi: L’opera al bianco dedicata all’arte fotografica di Brancusi. Constantin Brancusi nasce a Hobitza, un villaggio rumeno, il 19 febbraio 1876. Studia Arte alla Scuola di Arti e Mestieri di Craiova dal 1894 al 1898, quindi alla Scuola di Belle Arti di Bucarest dal 1898 al 1901. 
Si reca a Parigi nel 1904 e si iscrive all'Ecole des Beaux Arts nel 1905.
Subito dopo il 1907 ha inizio la sua maturità artistica. Stabilitosi a Parigi, lo scultore mantiene stretti contatti con la Romania, esponendo a Bucarest quasi ogni anno. A Parigi i suoi amici sono Amedeo Modigliani, Fernand Léger, Henri Matisse, Marchel Duchamp e Henri Rousseau. Nel 1913 cinque sculture di Brancusi sono presenti all'Armory Show a New York. Nel 1914 Alfred Stieglitz allestisce la prima personale dell'opera di Brancusi nella sua galleria "291" a New York. Nel 1952 è naturalizzato francese. Muore a Parigi il 16 marzo 1957.
La Collezione Peggy Guggenheim è il museo più importante in Italia per l'arte europea ed americana della prima metà del ventesimo secolo. La Collezione Permanente presenta capolavori soprattutto del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano.




San Pietro di Castello

San Pietro di Castello è un angolo appartato e unico in Venezia: isolato più di ogni altro punto. Sconosciuto  alle masse dei turisti nonostante la ricchezza storico architettonica,
Campo San Pietro di Castello, raggiungibile attraversando il canale di S. Pietro tramite uno dei due lunghi ponti che la collegano al corpo del sestiere di Castello.
Dopo aver percorso tutta via Garibaldi.
Alle spalle dei giardini della Biennale.
Protetto e isolato dall'incombere dell'Arsenale da un lato.
Questa è stata la posizione prominente nella città. La zona centrale:  dal sec. VIII agli inizi dell'800 ospitò persino il potere religioso della città. La chiesa di S. Pietro di Castello, fino al 1807 cattedrale di Venezia, cioè chiesa patriarcale.