Fondaco dei Turchi e Museo di Storia naturale, Chiesa di San Stae con la Chiesa e la Scoletta del Tiraoro battioro,
Palazzo Mocenigo ,
 Ca' Pesaro ,   Ca' Corner della Regina,  Mercato di Rialto, Chiesa di San Giacometto



Ca' Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Il grandioso palazzo che è  ora sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna è sorto nella seconda metà del XVII secolo, per volontà della nobile e ricchissima famiglia Pesaro su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena
E’ considerato il più importante esempio di  palazzo barocco della città: nella sua realizzazione Longhena si è ispirato  alla classicità del Sansovino, elaborandone le classiche soluzioni per raggiungere una "sontuosa e imponente armonia".
Il palazzo è stato impreziosito  durante la lunga costruzione da ornamenti degli interni con alcuni decori a fresco e a olio dei soffitti.
Ca' Pesaro stava diventando un palazzo particolarmente significativo.
Purtroppo l'importantissimo patrimonio delle collezioni della famiglia Pesaro -composto da numerosissime opere di artisti tra cui Vivarini, Carpaccio, Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, oltre ai più noti artisti del Seicento e del Settecento veneziano-, risulta disperso e in gran parte finito nelle prede di guerra. Dopo i Pesaro, il palazzo passa di proprietà. Prima ai Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi,  Acquistato infine dalla famiglia Bevilacqua, diviene proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa. È lei a destinare il palazzo all’arte moderna, lasciandolo a questo scopo alla città. Oggi vi sono ospitate importanti collezioni otto-novecentesche di dipinti e sculture. Tra le opere che vengono presentate, spiccano capolavori di Klimt, Chagall e notevoli opere da Kandinsky a Klee, da Matisse a Moore, oltre a una ricca selezione di lavori di artisti italiani e un importante gabinetto di grafica.



San Stae

La chiesa di San Stae è una rarità a Venezia: si presenta con la facciata e il campo volte al Canal Grande.
Nel presbiterio sono conservati i dipinti degli apostoli commissionati ai maggiori artisti del Settecento grazie ad un lascito di Andrea Stazio.
Fra questi, di grande rilievo: San Giacomo condotto al Martirio di Giambattista Piazzetta, il Martirio di San Bartolomeo eseguito da Giambattista Tiepolo e la Liberazione di San Pietro di Sebastiano Ricci, tutti della prima metà del secolo XVIII.
Nel primo altare a sinistra sono in bella evidenza i Santi Caterina e Andrea  di Jacopo Amigoni (inizi XVIII secolo).


Degni di grande atenzione sono anche  Sant’Eustachio in prigione di Bartolomeo Litterini (inizi XVIII secolo) e L’imperatore ordina di sacrificare agli idoli  di Giambattista Pittoni (inizi XVIII secolo) che si trovano  nella sacrestia.
Rialto

Marin Sanudo uno degli storici più importanti della sua epoca, scriveva nell’anno 1493: “... vi è l’isola di Rialto, di tutto il mondo la più ricchissima parte”.
Venezia era ancora l'ombelico del mondo, Non era ancora giunta notizia della navigazione oceanica di Cristoforo Colombo, e prima che si manifestassero le conseguenze nefaste delle sue scoperte doveva passare ancora qualche decennio.
La città con i suoi 150.000 abitanti era la terza d’Europa per numero di abitanti. Certamente la prima per occasioni commerciali. Non meno importante era il centro finanziario con banchieri  disponibili al rischio.


A far quadrare il cerchio c'era la flotta commerciale più importante e una grande capacità di rinnovarla, unite alla predisposizione all’organizzazione e all’innovazione tanto imprenditoriale quanto di architettura aziendale spingevano verso orizzonti di affari sempre diversi...

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