San Giacomo dall'Orio,
San Polo (Chiesa di San Polo), 
Casa del Goldoni (Museo Civico),
San Tomà, Le Università di
Ca' Foscari e Architettura,
Ca' Rezzonico
Campo Santa Margherita,
squero de San Trovaso.
Basilica dei Frari,
Scuola Grande San Rocco,
Scuola Grande San Giovanni Evangelista,
Rio Marin






Scuola Grande San Rocco
L’organo delegato della Serenissima Repubblica al riconoscimento e regolarizzazione delle confraternite a Venezia era addirittura il Consiglio dei Dieci.
Questo per indicare l’importanza che le “congregation”avevano nel tessuto politico e sociale della città, rappresentando tanto luogo di commercio che di studio e ricerca, di potere ma anche di sviluppo.
Nell'anno 1478 viene istituita la Scuola di S. Rocco: inizialmente l'associazione non aveva una sede stabile. Infatti cambia sede: dalla chiesa di S. Giuliano a quella di S. Silvestro, fino a giungere nel pressi della chiesa dei Frati Minori (Frari) i quali, come spesso accadeva a quei tempi, non vedevano di buon occhio l'insediarsi di tali congreghe filo-religiose a causa del successo da esse riscontrato.
Dopo alcuni anni, nel 1485 la Scuola entra addirittura in possesso della reliqua del santo.
A quel punto,  vinta ogni resistenza,  fu deciso di realizzare una sede appropriata all'importanza del tesoro custodito.
Soprattutto fu progettata una sede  capace di accogliere le migliaia di persone che ogni anno avrebbero affollato la Scuola.
Questi presupposti portarono gli architetti di primo piano chiamati a svolgere il compito,  scontrarsi con la committenza fino al punto di interrompere più volte i lavori.
La costruzione fu finalmente terminata nel 1549. Rimaneva però aperta la querelle più strettamente artistica della congrega: si volevano impreziosire le ampie pareti interne della Scuola. Maggiore sarebbe stato lo sfarzo e la meraviglia e più importanza avrebbe assunto il Gruppo.
Per raggiungere l'obiettivo, si organizzò –com’era abitudine a Venezia in quegli anni-un concorso di progetti e idee: tra gli altri, Veronese, Salviati, Tintoretto…  furono invitati a presentare le proprie proposte.
Proprio Tintoretto nel frattempo offrì in dono una tela con “S. Rocco in gloria”...  E  il concorso non ha neppure inizio. L'intero ciclo di opere viene commissionato al Tintoretto, il quale porta a termine molte dei suoi migliori capolavori e dando vita ad un ciclo di opere che lo hanno consacrato tra i più grandi dell'arte pittorica veneziana e mondiale.
Basilica dei Frari

La Basilica dei Frari è un vero gioiello di rapporto tra architettura e pittura. Entrare dall’ingresso principale e ammirare, attraverso l’arco della corale, l’aprirsi dell’Assunta che sovrasta l’altar maggiore è una delle più forti emozioni che si possano provare.
La struttura (eretta tra 1250 e 1338 ad opera dei Frati Francescani Minori conventuali) è stata ricostruita nel XIV secolo in stile gotico-cistercense.
Il capolavoro più noto tra quelli contenuti nella chiesa è la pala dell'Assunta (1516-1518) che è stata dipinta da Tiziano appositamente per l'altar maggiore.
Negli anni è divenuta vero forziere d’opere d’arte: tra gli altri capolavori va segnalata iusta cornice è la  Pala Pesaro di Tiziano (1526); il bellissimo Trittico della Vergine e Santi di Giovanni Bellini (1488), il Trittico di S. Marco (1474) di Bartolomeo Vivarini (Cappella Corner)...









Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista

Un bellissimo portale introduce alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, la più rappresentativa istituzione laica veneziana.
Tra le più antiche (la fondazione della scuola risale al 1261) e tra le più note – almeno da quando il Guardian Grande della Confraternita, Andrea Vendramin, ricevette dai massimi funzionari ciproti, la Reliquia della Croce pervenuta dal patriarca di Costantinopoli.

Questa donazione ha dato alla confraternita il prestigio ed una fama prima sconosciute. tanto da spingere alla creazione di  un edificio all’altezza del tesoro contenuto: tante tra le maggiori opere d’arte che Venezia conserva, furono dedicate a questa Croce.
La sala alle Gallerie dell’Accademia che le ospita lascia ne è riprova:  Processione della Croce in Piazza S.MarcoIl miracolo della Croce al Ponte di S. Lorenzo, entrambe di Bellini  ed  Il miracolo della Reliquia della Croce di Vittore  Carpaccio, ne sono un esempio.